Scopri perché senza lipidi dermocompatibili la tua skincare non può funzionare (neanche con l’acido ialuronico)
Nel linguaggio comune, “grassi” suona come qualcosa da evitare, in realtà per la pelle, i lipidi sono vita
Svolgono ruoli strutturali, protettivi, comunicativi.
E oggi sappiamo che senza una corretta integrazione lipidica, non esiste idratazione efficace, né equilibrio cutaneo duraturo.
Vediamo perché
La pelle è fatta anche di grassi: anatomia (e intelligenza) dello strato corneo
Lo strato corneo, cioè la parte più esterna dell’epidermide, non è un semplice rivestimento: è una struttura biologicamente attiva e finemente organizzata, progettata per proteggere e regolare ogni interazione tra la pelle e il mondo esterno.
È composto principalmente da due elementi fondamentali:
Corneociti: cellule cheratinizzate, piatte, prive di nucleo — veri e propri “mattoncini” biologici
Matrice lipidica extracellulare: una miscela di ceramidi, colesterolo e acidi grassi liberi, che agisce come “malta” tra i mattoni, saldando la struttura e rendendola elastica e impermeabile
Questa architettura è ciò che definiamo barriera epidermica: un sistema complesso e dinamico che svolge funzioni vitali.
Non è solo una barriera fisica. È un’interfaccia biochimica attiva.
Tra le sue principali funzioni:
Limitare la perdita d’acqua trans-epidermica (TEWL)
Senza una barriera lipidica integra, la pelle non riesce a trattenere l’idratazione interna — per questo l’uso di attivi idratanti senza lipidi (come l’acido ialuronico da solo) è spesso poco efficace
Proteggere da agenti esterni
Come uno scudo, lo strato corneo difende da aggressioni chimiche, microbiche e meccaniche, regolando anche la risposta immunitaria cutanea
Regolare l’assorbimento di attivi cosmetici
La disposizione ordinata dei lipidi regola la permeabilità: se la barriera è danneggiata, alcuni ingredienti penetrano troppo (causando irritazioni), altri troppo poco (rendendo inefficace la formula)
Per questo motivo, una barriera epidermica in equilibrio non è solo un “involucro”. È una struttura biochimica intelligente, che decide cosa entra, cosa resta fuori, e cosa trattenere, e affinché tutto questo funzioni, servono i grassi giusti, ovvero lipidi dermocompatibili, capaci di integrarsi perfettamente con la matrice lipidica cutanea e supportarne la rigenerazione naturale.
Se la componente lipidica si riduce — per detergenti aggressivi, inquinamento, stress ossidativo, età — la pelle perde acqua, si irrita, si disidrata.
L’idratazione vera è lipidica
Idratare la pelle non significa aggiungere acqua, ma impedire che si perda, e per farlo, servono grassi dermocompatibili, ovvero:
✅ Biologicamente affini alla pelle
✅ Riconosciuti e integrati dalla barriera lipidica
✅ Attivi nel ripristino della fisiologia cutanea
Oli e burri vegetali: alleati veri della pelle
Tra i migliori ingredienti cosmetici per la normalizzazione cutanea, troviamo:
1. Burro di Karité
Ricco di acidi grassi insaturi, vitamina E, fitosteroli.
✔️ Azione rigenerante e protettiva
✔️ Alta dermoaffinità
✔️ Stimola la produzione di collagene
2. Olio di Argan
Fonte di tocoferoli e acidi grassi essenziali.
✔️ Nutre senza occludere
✔️ Protegge dallo stress ossidativo
✔️ Ripara i danni della barriera cutanea
3. Olio di Jojoba
Tecnicamente una cera liquida, simile al sebo umano.
✔️ Alta tollerabilità cutanea
✔️ Riequilibrante per pelli miste e sensibili
✔️ Supporta il microbiota cutaneo
Questi lipidi dermocompatibili non si limitano a “coprire” la pelle, ma partecipano attivamente alla sua funzione rigenerativa.
Cosa evitare: i grassi inerti
I grassi minerali, derivati dalla petrolchimica (vaselina, paraffina liquida, petrolatum), non sono dermocompatibili.
Se non sono purificati, possono contenere impurità potenzialmente cancerogene (es. IPA – idrocarburi policiclici aromatici)
Se purificati, sono inerti: creano un film occlusivo che impedisce la traspirazione cutanea e altera il microbiota
Non nutrono. Non interagiscono. Non ripristinano.
Neurocosmesi e funzione lipidica
Oggi sappiamo che la pelle non è solo una barriera fisica, ma un organo neuro-sensoriale:
contiene neurotrasmettitori
riceve stimoli chimici ed emozionali
è coinvolta in processi psiconeuroendocrini
Quando usiamo attivi neurocosmetici, la pelle riceve messaggi chimici che stimolano i suoi processi autonomi di rigenerazione.
Per rispondere a questi messaggi, la pelle ha bisogno di una barriera lipidica integra. Ecco perché i grassi dermocompatibili non sono solo emollienti, ma veri attivatori funzionali, fondamentali nel contesto della neurocosmesi.
Il concetto di dermocompatibilità
Un cosmetico efficace deve rispettare la fisiologia cutanea, non sostituirsi ad essa.
Per questo, ogni formula dovrebbe rispondere a tre criteri:
Compatibilità biologica: gli ingredienti devono essere riconosciuti dalla pelle
Azione sinergica: nessun conflitto tra attivi
Stimolazione, non sostituzione: la pelle deve essere messa in condizione di svolgere le sue funzioni
Il compito del cosmetico non è “fare al posto della pelle”, ma “farla funzionare meglio”.
Cosa fare nella scelta quotidiana
Ecco 5 buone pratiche per selezionare cosmetici più affini alla pelle:
Controlla che i primi ingredienti siano nutrienti e dermocompatibili (non solo acqua e siliconi)
Evita oli minerali e derivati petrolchimici
Scegli oli e burri vegetali non raffinati, possibilmente biologici
Cerca formule neurofunzionali che stimolino la pelle
Ricorda: la pelle è intelligente. Rispetta la sua fisiologia, e lei farà il resto.
Fonti scientifiche
Proksch E. et al., The skin: an indispensable barrier (Clinics in Dermatology, 2008)
Elias PM., Stratum corneum defensive functions: an integrated view (J Invest Dermatol, 2005)
Denda M. et al., Modulation of emotional response by fragrances and neurocosmetic actives (International Journal of Cosmetic Science, 2021)
Rawlings AV., Moisturization and skin barrier function (Dermatologic Therapy, 2004)
ECHA – Mineral oil hydrocarbons in cosmetic products