L’intreccio tra pelle, intestino e cervello è una danza sofisticata, dove questi tre organi si influenzano per mantenere l’equilibrio e l’armonia in modi che solo ora stiamo cominciando a comprendere appieno. Questa complessa relazione è alla base di un approccio olistico alla bellezza e al benessere della pelle. Ma se c’è un attore di cui si parla molto ultimamente, è sicuramente il dermobiota, un ecosistema invisibile che protegge e modula la salute della nostra pelle.
Estratto dal libro “La pelle nuda. Un viaggio sensoriale tra fragilità, forze e benessere dal punto di vista della pelle” di Laura Peletti, questo articolo ti guida alla scoperta del dermobiota, sfatando un mito comune sui probiotici nei cosmetici e offrendo uno sguardo attento su prebiotici e post-biotici.
Il Dermobiota: Un Ecosistema Sottile e Potente
Il dermobiota, o microbiota cutaneo, è costituito da un insieme di microrganismi, tra cui batteri, funghi, virus e acari, che vivono sulla superficie della nostra pelle. Questo ecosistema complesso svolge un ruolo cruciale per la salute cutanea, agendo come una barriera protettiva e aiutando a mantenere l’equilibrio della pelle.
A differenza del microbiota intestinale, che tende ad essere più stabile, il dermobiota è molto più suscettibile agli stimoli esterni come i prodotti aggressivi, l’inquinamento o anche semplicemente l’eccessiva igiene. Questi fattori possono alterare l’equilibrio delicato del microbiota cutaneo, compromettendo la capacità della pelle di proteggersi e ripararsi.
Le Funzioni del Dermobiota: Una Protezione a 360 Gradi
Il dermobiota svolge numerose funzioni vitali per la nostra pelle:
Barriera e Riparazione: Agisce come uno scudo, promuovendo la guarigione della pelle e garantendo l’integrità della barriera cutanea.
Produzione di Post-Biotici: Questi metaboliti, generati dai batteri buoni, rafforzano la barriera cutanea, mantenendo la pelle idratata e resiliente.
Regolazione della Pigmentazione: Può influenzare la produzione di melanina, aiutando a uniformare il colorito della pelle.
Interazione con il Sistema Nervoso: Il dermobiota è coinvolto nella percezione del prurito e del dolore, dimostrando come la pelle e il sistema nervoso siano strettamente connessi.
Con l’avanzare dell’età, la composizione del dermobiota cambia: si riduce la diversità dei batteri, lasciando spazio a specie potenzialmente dannose che accelerano il processo di invecchiamento cutaneo, contribuendo a problemi come secchezza, perdita di elasticità, rughe e macchie cutanee.
Sfatiamo un Mito: Probiotici nei Cosmetici, Funzionano Davvero?
L’importanza del dermobiota è ormai consolidata e il mercato della skincare ha recentemente abbracciato il concetto di probiotici con il proliferare di prodotti che promettono di “nutrirlo” e “rafforzarlo, ma c’è un mito che va sfatato: i probiotici nei cosmetici sono inefficaci. Sebbene l’idea di utilizzare microrganismi vivi per migliorare la salute della pelle possa sembrare affascinante, la realtà scientifica è ben diversa.
Probiotici nei cosmetici: una promessa vuota
A differenza dei prebiotici e dei post-biotici, che giocano un ruolo essenziale nel supportare il dermobiota cutaneo, i probiotici non riescono a sopravvivere abbastanza a lungo nei cosmetici per essere davvero efficaci. I probiotici sono microrganismi vivi, e quando vengono inseriti in creme o sieri, la loro vita utile è troppo breve per permettere loro di fare la differenza. Non ci sono prove scientifiche solide che dimostrino la loro efficacia nel lungo periodo, soprattutto perché non rimangono attivi quando sono applicati sulla pelle.
È qui che entrano in gioco i prebiotici e i post-biotici.
Il Futuro della Skincare: Prebiotici e Post-Biotici
Se i probiotici non sono la risposta, prebiotici e post-biotici offrono una soluzione promettente. I prebiotici nutrono i batteri buoni presenti naturalmente sulla pelle, aiutandoli a proliferare e mantenere un ambiente sano. I post-biotici, invece, sono i metaboliti prodotti dai batteri stessi, con azioni anti-infiammatorie e protettive, oppure, per essere utilizzati nei prodotti skin care, sono ottenuti per fermentazione
Un esempio particolarmente interessante è l’Estratto Fermentato di Pseudoalteromonas, che è un post-biotico con potenti proprietà rigeneranti, idratanti e protettive. Questo estratto, derivato dalla fermentazione delle alghe marine, aiuta a rafforzare la barriera cutanea, migliorando l’idratazione e la capacità della pelle di difendersi dagli agenti esterni.
Ecco un elenco di alcuni degli attivi prebiotici e post-biotici potenti e studiati nel campo della skincare:
Principi Attivi Prebiotici
Inulina: Un polisaccaride estratto da piante come la cicoria, stimola la crescita di batteri benefici come i bifidobatteri, rinforzando la barriera cutanea.
Fruttoligosaccaridi (FOS): Derivati da fonti naturali come agave, aloe vera e barbabietola, questi oligosaccaridi nutrono la flora cutanea benefica e favoriscono l’equilibrio del dermobiota.
Principi Attivi Postbiotici
Peptidi bioattivi: Prodotti dai batteri “buoni”, questi peptidi bioattivi stimolano la produzione di collagene e contribuiscono a un’azione anti-age.
Pseudoalteromonas Ferment Extract: estratto fermentato da un batterio marino di cui abbiamo già parlato
Questi attivi non solo migliorano la salute del dermobiota, ma agiscono direttamente sulle cellule cutanee, riducendo infiammazioni e favorendo la rigenerazione della pelle.
Un’Ecosistema da Preservare
Per mantenere il dermobiota in equilibrio, è essenziale scegliere una routine di skincare che sia delicata e rispettosa della pelle. Evita prodotti aggressivi che possono alterare questo ecosistema complesso e opta per soluzioni che includano ingredienti prebiotici e post-biotici. Il dermobiota è come un’orchestra: quando tutti i suoi elementi lavorano in armonia, la pelle brilla di salute.
Concludendo, un approccio consapevole alla cura della pelle non può ignorare l’importanza di prebiotici e post-biotici. Mentre il mito dei probiotici cosmetici crolla sotto il peso della scienza, è tempo di concentrarsi su attivi che davvero fanno la differenza, sostenendo il dermobiota e preservando la bellezza naturale della pelle.
Estratto dal libro “La pelle nuda. Un viaggio sensoriale tra fragilità, forze e benessere dal punto di vista della pelle” di Laura Peletti, naturopata.